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70 anni di Storia delle Donne Dal Diritto al Voto ad oggi raccontate con le Carte da Gioco

Elena Luviso con L’A.D.E.C.O.C. Diritti& Culture Organizzare Comunicando, il 10 marzo 2016 presenta il Progetto Donne in gioco


  • di Fabiola Del Vecchio
    Elena Luviso con L’A.D.E.C.O.C. Diritti& Culture Organizzare Comunicando, il 10 marzo 2016 alla Camera dei Deputati presenta il Progetto Donne in gioco, Convegno e Mostra: una novità nelle celebrazioni del settantesimo della Repubblica.

    L’ideazione e la progettazione sono della dott.ssa Elena Luviso. Settanta donne verranno presentate a Roma il prossimo 10 marzo, sotto forma di carte da gioco, completate da un ritratto eseguito da un artista, per rendere omaggio alla componente femminile della storia italiana; non a tutte certamente, ma a una parte di quelle donne della Costituente e poi scrittrici, politiche, artiste, imprenditrici, creative, viventi e non, che hanno onorato la vita sociale, culturale  e politica della Repubblica democratica. Il gioco formativo ha lo scopo di avvicinare anche le giovani generazioni che sono piuttosto all’oscuro di ciò che le donne, non necessariamente femministe, hanno messo in campo come cittadine.
    La data, 10 marzo, ricorda che finalmente nella storia italiana, le donne sono diventate cittadine attive e passive, cioè potevano votare ed essere votate, anche nella Costituente, che ebbe l’affascinante compito di scrivere la nostra Costituzione. Il Progetto ha un obiettivo ulteriore: continuare in una voce del sito apposito, a ospitare vite femminili che non hanno trovato spazio in questa fase iniziale e non hanno avuto modo di essere adeguatamente conosciute e apprezzate. Un invito quindi a colmare il pluralismo delle conoscenze senza pregiudizi.
    Elena Luviso è nel comitato proponente forte motore trainante per la richiesta di proclamazione del 10 marzo di ogni anno “GIORNATA NAZIONALE DEL DIRITTO AL VOTO DELLE DONNE“e della petizione on line
    Si raccontano, inoltre, 70 anni di storia delle donne facendo contestualmente prevenzione sulla ludopatia: fenomeno in crescente aumento e vede come protagoniste giovanissimi tra il range di età tra i 20 e i 30 e donne.
    La conferenza stampa si terrà a Roma a fine febbraio per l’evento nazionale vede coinvolte nella stesura dell’opera collettiva e saranno presenti al’evento nazionale la Sen. Elena Marinucci, l’on .Livia Turco, la Vic. Pres. del Senato Valeria Fedeli, la Cons. Naz. Di Parità Franca Cipriani Bagni, la dott.ssa Alida Castelli, l’on. Marietta Tidei, la dott.ssa Vittoria Tola, la dott.ssa Daniela Carlà, la prof.ssa Rosa Parisi, la prof.ssa Fabiola Del Vecchio e tante preg.me donne che saranno comunicate ufficialmente in conferenza.
    Nel contempo è stata ufficializzata la richiesta di proclamazione del 10 marzo di ogni anno “GIORNATA NAZIONALE DEL DIRITTO AL VOTO DELLE DONNE” con un comitato proponente Agostini Roberta, Algranati Cusenza Luisa, Cammeo Claudia, Bagni Cipriani Franca, Campagna Loretta, Del Vecchio Fabiola, Castelli Alida, Costa Silvia, Coviello Cristiana, Luviso Elena, Marinucci Elena, Molendini Serenella, Parisi Rosa, Spadaro Paola, Taricone Fiorenza, Tola Vittoria, Turco Livia,
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    Invito di Elena Luviso a firmare
    Un risultato, quello del voto alle donne, che era stato raggiunto il 30 gennaio 1945 quando fu emesso il decreto legislativo luogotenenziale che sancì il suffragio universale, pubblicato il 1° febbraio. Nel decreto non era però prevista l’eleggibilità delle donne, che verrà sancita solo dal decreto n. 74 sempre del 10 marzo 1946: “Norme per l’elezione dei deputati all’Assemblea costituente” il cui articolo 7 recita “Sono eleggibili all’Assemblea Costituente i cittadini e le cittadine italiane che, al giorno delle elezioni, abbiano compiuto il 25° anno di età”.
    1) perché il 10 marzo 1946 viene riconosciuta l ‘eleggibilità delle donne, che ottengono, così, il pieno diritto politico di voto. Le prime elezioni che vedono tutte le donne al voto sono amministrative e vengono elette duemila consigliere comunali, diverse vice sindache e dieci sindache, poi il 2 giugno le donne parteciparono al referendum istituzionale e alle elezioni dell’Assemblea costituente.
    2) perché dal diritto di cittadinanza abbiamo un punto di partenza che sancisce l’assoluta uguaglianza e parità di diritti dei sessi declinando al femminile e al maschile il termine «cittadino.
    3) l’identità e l’appartenenza alla memoria storica ha un senso. Pensaci.
    DIIRITTI& CULTURE. ORGANIZZARE COMUNICANDO ha deciso di ricordare i 70 anni di storia delle donne proprio il 10 marzo data in cui ricorrono i 70 anni della celebrazione.
    In occasione con il Comitato Scientifico Nazionale DIG ha provveduto
    Invito di Fiorenza Taricone a firmare ADECOC
    Si chiede di firmare per questi motivi:
    1) Perché il diritto di cittadinanza è arrivato dopo una lotta che è stata determinante per la nascita della Repubblica democratica.
    2) Perché è un atto di riconoscenza e gratitudine della Repubblica stessa per le donne passate e presenti.
    3) Perché è una data su cui i e le giovani spero s’interroghino; il ricordo di molte festività ludiche è vivo e osservato, anche questa deve esserlo a maggior ragione, perché rafforza l’identità di ognuno/a.

    Lettera alle istituzioni giornata nazionale voto donne

    Fonte: http://www.dols.it/2016/01/27/donne-in-gioco/